... gli squali si fanno sempre più minacciosi e i pesci amici di Florindo scappano impauriti. Florindo, rimasto solo, si ricorda del medaglione, schiaccia il pulsante, ma ... invece di risucchiare gli squali, esce il granchio più minaccioso che mai. Florindo è veramente disperato e trascorre la notte avvolto dalle tenebre; sta per assopirsi, sfinito, quando la luce accecante del medaglione colpisce violentemente i due squali e il granchio, ipnotizzandoli. Florindo entra nel galeone, pieno di gabbie con tutti gli animali dell'oceano: sembrava un raduno degli abissi! Non vede i suoi genitori e vaga da una camera all'altra emettendo suoni lamentosi; improvvisamente, si fa un gran silenzio: nell'angolo più buio della stiva si sente un lamento: - Florindo, piccolo mio, siamo qui; liberaci. Tra salti, abbracci, grida festose e baci, non si accorgono che il pavimento è cosparso di pietre preziose. Tutti gli animali, finalmente liberi, tornano a casa, con una manciata di splendidi gioielli. Florindo non ha dimenticato il saggio polipo e, in segno di riconoscenza, gli offre i suoi rubini. Il polipo, riavutosi dall'emozione, pensa di comprarsi un'edicola personale per leggere sempre la gazzetta degli abissi. Si fa una grande festa: il polipo con i suoi occhiali neri suona la batteria, lo squalo amico la chitarra elettronica, il pescepalla il saxofono e la famiglia dei delfini balla la makarena.

Classe V di Pieve San Giacomo