Lo squalo riconosce negli squali bianchi due vecchi amici dei tempi
di scuola ed esclama:"Li conosco bene: sono grandi e grossi ma
ingenui!". Decidono di aspettare il giorno, nascosti, studiando
un piano. La mattina dopo lo squalo si avvicina agli squali bianchi:
"Ciao Neck! Ciao Jack! E' tanto che non ci si vede: cosa fate qui?"
"Sarebbe un segreto... ehm...- risponde Neck - ma a te, che sei
un amico, posso dirlo: siamo di guardia a una famiglia di delfini che
abbiamo rapito per ordine del Delfino Solitario. Ci ha pagato bene perché
era invidioso di questa famiglia unita e felice. "Lo squalo mette
in atto la prima parte del piano: "Dai! Neck! Vieni con me a mettere
qualcosa sotto i denti: ho visto banchi di pesci qui vicino! Per sorvegliare
i delfini basta Jack: porteremo qualcosa anche a lui!" Mentre i
due squali si avviano, gli altri amici di Florindo danno il via alla
seconda parte del piano. Il pesce palla attira l'attenzione dello squalo
Jack che lo insegue intorno al galeone. Nuotano velocemente: il pesce
palla si infila tra le maglie della catena dell'ancora. La corda che
tiene la catena fa passare il pesce ma trattiene lo squalo che più si
agita più si lega. Intanto Florindo e gli altri entrano nel galeone:
il delfino lancia un richiamo e sente dei suoni in risposta. Li segue
e arriva a una cella: apre con la chiave datagli dal polipo ed ecco
sbucar fuori la famiglia di Florindo. Tutti lo abbracciano. Usciti dal
galeone la squadra si riunisce, compreso lo squalo che ha lasciato l'amico
Neck sul luogo del banchetto con una bella indigestione di pesci!